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Monaci delle Terre Nere
amm@monacidelleterrenere.it


0957083638 -  331 1365016
Via Monaci, 95019, Zafferana Etnea (CT)

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Identità Etnea & Azienda Agricola

www.guidocoffa.com @ All Right Reserved 2021 | Sito web realizzato da Flazio Experience 

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Guido Coffa, Founder

“Sono nato, ai piedi del Parco Naturale dell’Etna.

I miei genitori mi portarono a vivere da piccolo in campagna, a Trecastagni, perché soffrivo di asma e avevo bisogno di aria pulita. Così ho passato un’infanzia serena, a stretto contatto con la natura, nutrendomi dell’energia del vulcano.

Come ogni giovane, ad un certo punto ho avuto voglia di lasciare la Sicilia, ricordo le parole di mia madre “Guido tu sei un uomo di buon gusto, la Sicilia un giorno ti colpirà e quando questo avverrà tu te ne innamorerai perdutamente."

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DOC SICILIA

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E così per anni sono stato in giro, prima in Italia a studiare tra Torino e Milano e poi a lavorare nel mondo, soprattutto negli States, formandomi come manager d’azienda. 

Il sogno di Monaci delle Terre Nere nacque quasi per caso o, forse, per destino.
Dopo anni di viaggi, di esperienze e di crescita personale oltre che lavorativa, mi risuonavano sempre nella mente le parole di mia madre, così, prima di tornare negli States alla fine dell’estate del 2007, mi sono messo alla ricerca di un posto che in cui poter fare la mia casa. In una bella giornata di novembre, la ricordo come fosse ieri: durante il primo giorno di ricerca, mi sono imbattuto in un pezzo di terra con un rudere. E’ stato un colpo di fulmine. Mi è rimasto in testa, non facevo altro che pensarci e alla fine, siccome il pensiero crea, acquistai quella villa che oggi è Monaci delle Terre Nere. 
E’ stato come se a guidarmi verso questo luogo fosse stata proprio la mia mamma. L’ho comprato, ho stravolto i miei piani e mi ci sono trasferito subito, ho faticosamente lavorando per liberarne la bellezza dai rovi che la ricoprivano, improvvisandomi zappatore, agricoltore e ho fatto i corsi per diventare sommelier dell’olio e del vino. 

Quante cose ho imparato e che fatica!
Poi un giorno un amico mi parlò della possibilità di finanziamenti europei e tentai il primo bando per agriturismo, lo vinsi: ricordo di aver aperto la struttura “alla garibaldina” con sei stanze.

Non mi sono mai definito il proprietario della tenuta, semmai il suo Custode: è stato il posto a scegliere me, io ho solo rispolverato la sua bellezza celata.

Ho sempre amato il vino, credo che sia una delle arti umani più nobili.Quando ero adolescente, i miei amici mi prendevano sempre in giro perchè arrivavo alle feste con due bottiglie di vino locale, poi però venivano a turno a chiedermi di assaggiare. Ricordo i miei primi esperimenti nel garage di casa, conservo ancora qualche bottiglia, che ho riassaggiato a distanza di anni, stupendomi del suo carattere deciso e della sua maturità. Monaci mi ha dato la possibilità di realizzare il mio sogno e diventare finalmente produttore di vino, un vino in cui ci ho messo anche la faccia, visto che porta il mio nome!

I nostri vini sono vini di territorio.

 

 

 

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Identità dell' Azienda

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Oggi Monaci delle Terre nere è cresciuta ed è una dimora Relais&Chateaux, ed è un'azienda agricola di 25 ettari in cui produciamo vino, olio, frutta e verdure. Abbiamo anche un pollaio e tutto avviene secondo la filosofia del biologico e dello Slow Food.

Le origini della nostra Tenuta sono antiche e raccontano di una storia particolare.

In tutto il mondo ci sono terrazzamenti in presenza di colline o montagne. Questo perchè diverse popolazioni in diversi periodi storici sono arrivati alla stessa soluzione. E' quello che gli storici chiamano convergenza adattiva.

I muretti a secco sono costruiti in perfetta armonia con l'ambiente e la tecnica esemplifica una relazione armoniosa fra l'uomo e la natura. Sono sistemi che rendono coltivabili aree collinari o montuose, che altrimenti sarebbero inutilizzabili. Servono a ridurre l'erosione del suolo dovuta a piogge intense e frane, ma anche a facilitare il lavoro per gli agricoltori. Svolgono un ruolo vitale nella prevenzione delle alluvioni, nel combattere l'erosione e la desertificazione delle terre, migliorando la biodiversità e creando le migliori condizioni climatiche per l'agricoltura.

Con i terrazzamenti si cerca quindi di rendere pianeggianti terreni a forte pendenza, formando diversi scalin delimitati da muretti a secco.




Nei secoli, l'Arte dei Muretti a secco in Sicilia ha caratterizzato interi paesaggi, infondendo a questi una peculiare identità. 

La Sicilia vanta il maggior numero di ettari terrazzati d'Italia, più 63mila. Fra le zone della Sicilia più coperte da terrazzamenti vi è l'Etna. Lungo le sue pendici si possono vedere vigneti, uliveti e frutteti costruiti su terrazzamenti vecchi centinaia di anni, che hanno dato così vita ad una antica e radicata tradizione vitivinicola.

Anche i nostri vigneti ci sono stati tramandati cosi.

 

La storia vuole che l'Arcivescovo di Catania, che aveva fatto di Pisano la propria residenza, donò ai Monaci i terreni da coltivare e furono proprio i Monaci e, in particolare quelli dell'Ordine degli Agostiniani scalzi di Valverde che, dal '600, iniziarono a prendersi cura della terra di Pisano: plasmarono le colline scoscese attraverso i terrazzamenti che sono arrivati fino ai nostri giorni.

Negli anni, li abbiamo sistemati e continuiamo a utilizzarli per le nostre produzioni di specie antiche di alberi da frutta, vigneti, ulivi, spezie grazie a un'incredibile biodiversità trasmessa nei secoli fino a noi.

Dobbiamo dire grazie ai Monaci e ai nobili di quei tempi se ancora oggi possiamo godere di queste colture.


 

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La Cantina Oggi 

Ho sempre pensato che per fare grandi vini ci vogliono grandi uve e quindi il lavoro che noi facciamo in vigna è attento e rispettoso della Natura: produciamo in biologico, certificati da Agricert, usiamo solo zolfo e pochissimo verde rame se c’è necessità, solo da vitigni autoctoni, i Doc dell’Etna, un grenace e un vino da vitigni pre filossera, reliquie dell’Etna. Di recente mi diverto anche a fare piccole produzioni personali di vino naturale per la mia compagna Federica. 

In Italia abbiamo due grandi territori naturalmente vocati alla produzione di vino: il Piemonte e l’Etna. Questo territorio deve ancora crescere, ma è stato fantastico assistere al cambiamento dell’Etna negli ultimi dieci anni. Abbiamo avuto dei pionieri importanti.

Quando si chiuse la parentesi della fillossera, la viticoltura sull'Etna perse la sua centralità: i costi di produzione erano alti perchè si tratta di viticoltura di montagna, le rese per ettaro e quelle di vinificazione erano molto basse. Inesorabilmente vennero abbandonati i vigneti e continuò così fino alla fine degli anni Ottanti, quando l'Italia iniziò a produrre più diffusamente vini di qualità. La cantina Benanti fu la prima a credere nella produzione sull'Etna e poi Marco De Grazia e più tardi in tanti decisero di investire qui, riportando in auge la viticoltura del vulcano.


"Ci sono anche vecchi vigneti, piante centenarie su piede franco, veri e propri monumenti della viticoltura italiana. Nella zona si possono ancora vedere e ammirare opere d'ingegneria millenaria con perfetti muretti a secco e sistemi di canalizzazione delle acque." (Sandro Petrini)



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